lunedì 21 settembre 2015

Umorismo svedese: på landet.


Fotografato lungo una stradina di campagna in Östergötland.....




venerdì 18 luglio 2014

Ma come si fa......

Succede spesso, l'ultima volta e' stata una settimana fa: ho dovuto spiegare allo stupito svedese di turno che no, Berlusconi non stava scontando la pena in galera.
E adesso?
Ma come si fa a spiegare ad uno svedese che nel 2012 e' stata approvata una legge grazie alla quale, per l'ennesima volta, Berlusconi viene assolto? Come si fa?

Lo svedese ti guarda, poverino, non capisce.....

Per fortuna, da oggi sono in ferie, cosi' potro' andar lontano dalla Svezia, ma soprattutto dall'Italia.

martedì 22 aprile 2014

Cittadino!!!

Lo ammetto, scrivo la notizia con un po' di ritardo, anche perche' non e' stata una passeggiata, ma alla fine ci sono riuscito: chi oggi scrive e', nientepopo'dimenoche, SVENSK MEDBORGARE. 

All'inizio sembrava facile: sono andato sul sito del migrationsverket, ho compilato la "anmälan", pagato il dovuto dazio di 1500 korone e spedito l'italico passaporto con plico raccomandato al suddetto migrationsverket.
Nel giro di 4 giorni lavorativi ho ricevuto una lettera in cui mi si chiedeva di inviare una serie di documenti e certificati (intyg e betyg SFI, anställningsbevis, eccetetera), io da bravo scolaretto, li infilo in una busta e li spedisco. 
Dopo altri 4 giorni lavorativi, trovo un piccolo biglietto nella buca delle lettere......c'e' una raccomandata che mi aspetta all'ICA....... che emozione! Di corsa all'ICA! Ma quando, giulivo e tremebondo come una novizia, ritiro la raccomandata, trovo un'amara sorpresa: dentro c'e' il mio passaporto e un foglio su cui sta scritto che secondo i calcoli precisi e inconfutabili del burocrate scandinavo, la mia richiesta viene respinta in quanto non sono ancora trascorsi 5 anni di permanenza legale sul territorio svedese. 

In effetti sembra ieri che ho ricevuto il personnummer. 

Per chi non lo sapesse, dopo aver ricevuto il personnummer mi sono guardato bene dal recarmi subito al migrationsverket per registrarmi e questo a loro non e' sfuggito, d'altronde mica e' indispensabile registrarsi, suvvia! Siam pur sempre cittadini europei!
Devo ammetterlo: quelli del migrationsverket non mi stanno molto simpatici e la cosa deve essere reciproca visto che sono stati cosi' pignoli.

Dopo un primo momento di smarrimento iniziale e' cominciata a montare la rabbia...

... avrei potuto fare come molti italiani frignoni, che strepitano e pestano in piedini i per terra, insultando gli svedesi ipocriti, razzisti e insulsamente biondi, i quali fanno di tutto per chiudere le frontiere a noi italiani che siamo tanto buoni quanto irsuti. Avrei potuto maledire le leggi e le regole poco chiare, ambigue e applicate in maniera arbitraria dai malefici burocrati svedesi.... 

...e invece.... 

Invece mi sono messo di buzzo buono e ho scritto una bella letterina che comincia piu' o meno cosi': "Jag överklagar härmed migrationsverkets beslut och yrkar att Förvaltningsrätten i Malmö beviljar mig svensk medborgaskap...".  Ci ho pure aggiunto un paio di riferimenti specifici alla Utlänningslagen e alla direttiva europea 38/2004 e poi ho spedito l'ennesima raccomandata.
Forse si sono spaventati di fronte a tale fulgida determinazione, forse a Malmö sono piu' simpatici, e' risaputo che Malmö e' la Napoli svedese, sta di fatto che nel giro di poche settimane ricevo la sentenza del tribunale che dichiara, con ben otto pagine di motivazione, che nulla osta alla mia svedesizzazione. 
A questo punto i funzionari pignoli e biondi del migrationsverket hanno messo da parte ritrosia e pudore e si sono concessi come solo un burocrate sa fare, in men che non si dica ho avuto il mio attestato di cittadinanza. 
 Infine, per completare l'opera mi sono fermato alla stazione di polizia e con 350 korone ho ricevuto il passaporto svedese nuovo di zecca:



giovedì 20 marzo 2014

Vacanze in Italia, perche'?

 Perche' Ryanair costa cosi' poco?  Vien voglia di fare un giro in Italia.....

Perche' il noleggiatore non mi ha fornito un'automobile che abbia le gomme da neve o le catene nel baule, visto che c'e' l'obbligo delle "dotazioni invernali"??

Perche' c'e' l'obbligo delle "dotazioni invernali" se ci sono 15 gradi??

E perche' guidano che i paraurti sembrano quasi toccarsi? Nessuno ha mai sentito parlare di distanze di sicurezza??

Perche' le corsie autostradali sono cosi' strette??

Perche' per andare da Orio al Serio a Vicenza Nord in autostrada devo pagare 12 euro?

E perche' lungo la statale ci sono autovelox ogni 3 kilometri??

Perche' a gestire la "Trattoria da Cicci, specialita' polenta e lumache" ci sono uno slavo, una romena e un nordafricano?

Perche' non sono andato in Portogallo??

domenica 17 novembre 2013

Emigrare in Svezia con le pezze al culo, piccola guida pratica.

Stai cercando di allargare i tuoi orrizzonti professionali guardando oltre le alpi?

Sei disoccupato?

Hai un lavoro ma non arrivi a fine mese?

Sei semplicemente stufo di vivere in Italia??

La Svezia potrebbe essere la nazione che fa per te.

O forse no.

E’ facile arrivare in Svezia, basta un biglietto aereo da poche decine di euro e qualche ora di volo. Ben piu’ difficile e’ la fase successiva, quella che viene dopo lo sbarco……

Di solito il primo passo che compie il migrante e’ quello di ottenere il personnummer regolarizzando la propria posizione presso Migrationsverket e Skatteverket, ma se tentate l’avventura svedese spinti dalla fame e/o dalla disperazione, potreste trovare non pochi ostacoli da questo punto di vista.

Infatti, per potersi registrare in Svezia e’ necessario, tra le altre cose, avere un lavoro e/o essere congiunti con uno svedese e/o possedere un pacco di soldi (sottoforma di rendita, pensione, conto in banca…..i cosidetti "egna medel"), ma se siete disoccupati-nullatenenti-culopezzati e cercate di emigrare in Svezia, lo fate proprio perche' non avete ne' soldi ne' lavoro, rischiate quindi di perdere energie ed entusiasmo in coda allo sportello aspettando un responso deludente.

Il mio consiglio e’ dunque quello di lasciar perdere le pratiche burocratiche e di focalizzare piuttosto le energie nell’imparare lo svedese e nel trovare un lavoro.

Senza personnummer non potrete accedere ai corsi gratuiti SFI, ma farete sicuramente un ottimo investimento iscrivendovi ad un corso a pagamento di svedese. Se vi applicate, sei mesi sono sufficenti per raggiungere un livello tale da poter cavarsela nel lavoro e nelle faccende quotidiane. Inoltre i corsi SFI sono abbastanza "lenti", rischiate di perdere troppo tempo, i corsi privati sono di solito piu' intensivi.
Personalmente ritengo la lingua svedese una delle piu’ facili (se non la piu’ facile) tra quelle europee.
Non fidatevi di chi vi dice che lo svedese e’ una lingua difficilissima, spesso adducendo il fatto che ci vogliono anni per padroneggiarla. Ci vogliono anni per poter padroneggiare qualsiasi lingua, per esempio, per poter usare correttamente la nostra lingua madre si studia italiano dalle elementari fino alla maturita' (e a volte oltre). Ripeto, lo svedese necessario per poter lavorare si impara in sei mesi circa; il resto lo si acquisisce con calma negli anni successivi (sempre che ci rimaniate, in Svezia).

Contemporaneamente allo studio della lingua cercate lavoro, preparatevi un curriculum in svedese, una personligtbrev e rimboccatevi le maniche.

Informatevi bene prima ancora di partire, alcune figure professionali sono molto ricercate (medici, infermieri, ingegneri e molte altre) se avete una laurea in queste discipline non sara' difficile trovare lavoro. Per altre professioni la situazione non e' cosi' facile, informatevi bene anche per evitare passi falsi e di dover tornare in Italia come cani bastonati. 



A questo proposito, vi assicuro che non e' necessario alcun permesso di soggiorno per arrivare in Svezia e cercar lavoro. Bisognerebbe registrarsi qualora la permanenza superi i tre mesi, ma all'atto pratico nessumo e' in grado di provare da quanto tempo vi troviate sul territorio svedese, quindi nessuno (tantomeno la polizia) verra' mai a cercarvi per espellervi.
E' scritto testualmente qui: 
"Du har rätt att komma till Sverige för att söka arbete. Är du arbetssökande behöver du inte registrera dig efter tre månader. Om du inte fått ett arbete inom sex månader kan Migrationsverket kräva att du ska visa att du är aktivt arbetssökande och har goda möjligheter att få ett arbete."  

Focalizzatevi sul lavoro. Una volta trovato lavoro le pratiche di registrazione al Migrationsverket e allo Skatteverket scivoleranno via cosi' rapide che non ve ne accorgerete.

In alternativa, potete sempre fiondarvi sulla/sul prima/o svedese che vi capita a tiro e impalmarlo. 


mercoledì 6 novembre 2013

Perché sta diventando più difficile per gli italiani immigrare in Svezia?

OH! Signur!!!
Io stavo tanto bene, a casa mia, tranquillo, sereno….. mi stavo pacificamente grattando l’irsuto scroto quando mi imbatto in un articolo che mi ha lasciato sgomento: 

(in blu il testo originale, in nero i miei commenti)

Perché sta diventando più difficile per gli italiani immigrare in Svezia? 


A giudicare dalle discussioni sulla blogosfera (e su Italienaren), le crescenti difficoltà incontrate dagli immigrati italiani nell’ottenere il permesso di soggiorno in Svezia hanno suscitato due tipi di reazioni. Da un lato, l’irrigidimento delle regole di attribuzione del permesso di soggiorno è stato interpretato da alcuni connazionali come una violazione del diritto alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. Dall’altro lato, secondo altri commentatori, la possibilità di definire autonomamente le regole di accesso per gli immigrati dovrebbe considerata un prerogativa legittima ed insindacabile di ogni stato sovrano.
Due importanti elementi sono rimasti fuori da questa discussione.
In primo luogo, gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia stanno incontrando le summenzionate difficoltà proprio successivamente al varo di una riforma che ha reso la Svezia il paese OCSE con le regole più “liberali” nei confronti dell’immigrazione da lavoro. Pertanto, le difficoltà incontrate dai nostri connazionali appaiono in qualche modo “in controtendenza” (se non paradossali) e necessitano di un’analisi più approfondita.


E pensare che questo dovrebbe essere un sito serio ed affidabile!!!
Innanzitutto partiamo con un errore di fondo: un italiano in Svezia non ha bisogno del permesso di soggiorno. 
Io mi immagino frotte di aspiranti migranti che, malconsigliati, vanno allo Skatteverket a chiedere una cosa che non esiste: il permesso di soggiorno per cittadini europei.
Forse l'autore dell'articolo  confonde l’uppehållstillstånd con l’uppehållsrätt. Uppehållstillstånd, che potremmo tradurre come permesso di soggiorno,  e’ rivolto agli immigrati extraeuropei. Tillstånd vuol dire permesso, concessione, nulla-osta (att inga hinder föreligger ) mentre rätt vuol dire diritto (oltre che: giusto, corretto, tribunale, piatto o pietanza, abbastanza, molto, rettilineo).
Uppehållsrätt vuol dire che un cittadino europeo ha DIRITTO di permanere (o soggiornare chedirqualsivoglia) in Svezia.
Se siete cittadini italiani nessuno vi impedira’ di entrare in Svezia e restarci (a meno che non facciate qualcosa di sconveniente, come rubare, trafficare in droga e armi, cose di questo genere). 

Non e’ necessario alcun permesso di soggiorno. Punto.

In secondo luogo, il caso svedese mostra chiaramente come il diritto alla mobilità intraeuropea possa essere limitato da decisioni apparentemente discrezionali da parte delle autorità dei singoli paesi. 

Mah! Da modesto emigrato con le pezze al culo, quale io sono, non ho visto alcuna limitazione al diritto alla mobilita' intraeuropea (semmai hanno ridotto alcuni privilegi, ma questo e' un altro discorso).

L’Unione Europea è un’unione di diversi interessi nazionali. 


 L’adesione all’Unione Europea è stata vista da parte dei diversi paesi membri come un’opportunità per realizzare interessi in primo luogo nazionali. Per definizione, questi interessi nazionali tendono ad essere diversi da paese a paese.
Non bisogna dimenticare che l’Unione Europea è in primo luogo un’unione doganale all’interno della quale le merci, e non solo le persone, godono (teoricamente) di un “diritto” alla libera circolazione. A questo riguardo, è necessario ricordare come la Svezia sia un paese per vocazione “esportatore” (vale a dire: con la bilancia commerciale tradizionalmente in attivo). Aderendo all’Unione Europea, la Svezia ha avuto l’opportunità di espandere i suoi avanzi commerciali con paesi per vocazione “importatori” come l’Italia (vale a dire: con le bilance commerciali tradizionalmente in passivo).
La Svezia ha infatti registrato avanzi commerciali con l’Italia fino al 2007, cioè fino all’inizio della crisi economica. Questo significa che, fino a quell’anno, il valore delle esportazioni verso l’Italia
è stato costantemente superiore al valore delle importazioni dall’Italia.

Il nesso tra l’andamento degli scambi commerciali tra i paesi membri dell’Unione Europea e il diritto alla mobilità dei lavoratori potrebbe non sembrare evidente.
(in effetti non e' evidente) Eppure, la libera mobilità dei lavoratori tra i paesi membri dell’Unione Europea è stata pensata proprio come un meccanismo in grado di favorire il riequilibrio di eventuali asimmetrie che si sarebbero potute creare tra economie nazionali che, per quanto integrate in un medesimo mercato comune, rimangono comunque in competizione tra loro (segnalo, a questo proposito, questo recente rapporto per conto della Commissione Europea). In breve, la perdita di competitività di un paese membro nei confronti di un altro paese membro (per esempio, dell’Italia nei confronti della Svezia) avrebbe potuto/dovuto essere compensata dalla possibilità per i lavoratori del primo paese di trasferirsi nel secondo paese (per esempio, dei lavoratori italiani a trasferirsi in Svezia). 

Blah, blah, blah......

La crisi economica sta trasformando le relazioni economiche tra i paesi dell’Unione Europea.
È chiaro che la crisi economica sta modificando la situazione che si era venuta a consolidare fino a pochi anni fa. Vediamo i dati. Dal 2006 al 2012, il valore delle esportazioni dalla Svezia all’Italia è crollato di 10 miliardi di corone svedesi (vale a dire: più di un miliardo di euro!). Nello stesso arco di tempo, il valore delle esportazioni dall’Italia alla Svezia è invece rimasto stabile. Di conseguenza, l’attivo della bilancia commerciale svedese nei confronti dell’Italia si è gradualmente trasformato in un passivo. In sostanza, il valore delle esportazioni dall’Italia alla Svezia è diventato superiore al valore delle esportazioni dalla Svezia verso l’Italia.
È facile individuare il motivo per cui gli italiani acquistano meno prodotti svedesi che in passato. La recessione economica, l’aumento della disoccupazione e le politiche di austerità hanno infatti contribuito a ridurre significativamente la domanda di questi beni (hi-tech e costosi).
Dall’altro lato, il made in Italy non sembrerebbe aver beneficiato dell’aumento del potere d’acquisto dei lavoratori svedesi determinato dai vari jobbskatteavdrag (infatti il valore dell’export dal Bel Paese alla Svezia è rimasto invariato). 

Blah, blah, blah......nulla di sbagliato, pero' non c'entra una mazza, specie alla luce di quanto scritto dopo


 La Svezia del 2013 cerca immigrati poco qualificati. 

EEEEEEEHHHHHH?????? NO!! Manco pal casso! La svezia cerca immigrati MOLTO qualificati. Il problema degli svedesi e’ proprio questo: gli immigrati che arrivano in Svezia sono poco qualificati.

 Tuttavia, anche a causa della crisi economica, l’emigrazione dei lavoratori italiani negli altri paesi europei è in crescita. Per quanto la Svezia non sia una delle destinazioni più ambite e desiderate da questa nuova emigrazione, le autorità svedesi vogliono probabilmente “giocare d’anticipo” e prevenire che questa immigrazione aumenti di intensità. 

Si'. in effetti, non possono mica venir tutti qui...

Come vedremo in un prossimo articolo, gli immigrati italiani in Svezia (e, in particolare, quelli che si sono trasferiti negli ultimi anni) tendono ad avere elevati livelli di istruzione e, per questo motivo, riescono spesso a trovare occupazioni molto qualificate. 

L'esatto opposto di quanto scritto poche righe sopra, poche idee ma ben confuse.

Tuttavia, la Svezia del 2013 non cerca questo tipo di immigrati
(Come no!? Li cerca eccome!!!). In primo luogo (questo e' il secondo primo luogo dell'articolo), come abbiamo visto in un precedente articolo, alcuni studi hanno mostrato come la presenza di immigrati europei e molto competitivi nel mercato lavoro contribuisca ad alimentare sentimenti xenofobi tra la popolazione svedese, più della presenza di immigrati non europei e poco competitivi nel mercato del lavoro. 

Se il precedente articolo e' scritto come questo, allora e' meglio non tenerne conto. 
Comunque qui ritorna un tema sempre attuale. il famoso e rinomato razzismo svedese, al cui confronto Bossi e Maroni impallidiscono, i Naziskin arrossiscono di vergogna e i Talebani si sentono inadeguati.


In secondo luogo
(e questo e' il secondo secondo luogo), la summenzionata riforma che ha recentemente liberalizzato le politiche migratorie svedesi sembrerebbe essere rivolta proprio al secondo tipo di immigrazione, vale a dire all’immigrazione da lavoro poco qualificata proveniente da paesi non europei. Infatti, la maggioranza degli immigrati che sono riusciti ad ottenere un permesso di soggiorno beneficiando del nuovo sistema hanno per lo più trovato occupazioni manuali in settori di impiego già “saturi”, nei quali cioè si registra un’eccedenza (e non una carenza) di offerta di lavoro da parte dei disoccupati già residenti in Svezia (per esempio: il settore delle costruzioni, i settore dei servizi di pulizie, il settore della ristorazione).
 Qui siamo ai limiti del ridicolo. 
A parte il fatto che si parla di immigrati extraeuropei e non vedo cosa c'entri con gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia, l'articolo del DN che viene citato dice proprio che la riforma venne fatta per agevolare l'immigrazione di specialisti di cui c'e' carenza, ma che invece sono purtroppo arrivate persone le cui competenze sono superflue. 
(ma forse per leggere l'articolo ha dovuto usare Gogol Transleit)

In sostanza, le recenti restrizioni all'attribuzione dei permessi di soggiorno agli italiani che cercano trasferirsi in Svezia dovrebbero essere inquadrate nell'attuale fase di evoluzione (o degenerazione) delle relazioni economiche e politiche tra i paesi membri dell’Unione Europea. Inoltre, le “nuove” politiche migratorie svedesi sono rivolte ad immigrati con competenze professionali molto diverse da quelle generalmente possedute dagli immigrati italiani. 

Ma quali restrizioni??? Ma quali permessi di soggiorno??? Ma che ti fumi??? 
Infine, vorrei che qualcuno mi spiegasse quali sono le " competenze professionali ... generalmente possedute dagli immigrati italiani".  


Le difficolta’ che gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia incontrano riguardano semmai il personnummer: da un paio di anni a questa parte, per avere il personnummer e’ necessario prima registrarsi al migrationsverket e per fare questo bisogna dimostrare di avere un lavoro, oppure dei soldi che ci permettano di sostenerci, oppure di essere eroticamente legati ad un vikingo/a..... cose che spesso difettano agli immigrati "da sbarco".

A cosa serve il personnummer??? A molte cose, ma, fondamentalmente, quello che interessa ad un neo-immigrato sono i corsi di svedese gratuiti. Insomma, tutta sta menata perche’ ci sono ancora troppi connazionali che credono di poter arrivare in Svezia e trovare tutto pronto e a disposizione: casa, corso di svedese, sussidio di disoccupazione……
Ripeto, venite pure in Svezia, se siete italiani non avete bisogno del permesso di soggiorno. 
Se siete medici, infermieri, ingegneri, esperti IT e avete una mentalita' aperta non troverete difficolta' a trovar lavoro.
Infine, vi ricordo che tutto quanto si trova su Internet va preso con molta prudenza e molto buon senso.


sabato 29 giugno 2013

Vacanze spagnole, esperienze di vita.

Otto mesi senza un post, e' quasi un record.
Daltronde non si puo' mica scrivere un post per ogni våffla o per ogni tramonto che Nostro Signore manda su questa terra.
Anzi, giusto per non ripetere i soliti noiosi discorsi sulla Svezia, cerchero' di raccontare la mia ultima esperienza.
Nell'ultimo anno sono stato veramente molto impegnato dal punto di vista lavorativo e ho quindi deciso di spendere le mie sudate ferie e il mio sudato salario in una vacanza avventurosa e istruttiva in terra spagnola.
Non ero mai stato in Spagna ed ero molto curioso di visitare questa terra e questo popolo.
Ora, dopo sette intensi giorni, posso dire di avere girato la Spagna in lungo e in largo e di conoscerne appieno la societa'.
Il volo Kalmar-Girona e' molto economico grazie a Ryanair. Grande e' stato lo stupore nell'atterrare a Girona dopo aver visto l'aereoporto-pollaio di Kalmar. (Se pensate che Skavsta sia piccolo, dovete vedere l'aereoporto di Kalmar)
Ben diversa la Spagna, che si presenta al mio arrivo in tutto il suo splendore e calore (28 gradi, finalmente un po' di sole).

Innanzitutto il popolo spagnolo e' molto piu' disinibito di quello svedese, sintomo questo di grande civilta'.

La statua e' gia' abbastanza esplicita


Che meraviglia!!!



Altro esempio, nei bagni non solo si trova il bidet, ma questo e' persino munito di copri-bidet.
Io credo che sia l'Italia che la Svezia abbiano molto da imparare dagli spagnoli in fatto di civilta'.

Finalmente ho realizzato che lo spaventoso tasso di suicidi tipico dei popoli scandinavi non e' dovuto ne' ad una fantomatica tara genetica ne' ad agli inverni bui e freddi, ma piu' verosimilmente alla loro pigra stupidita'.
Gli arguti e ingegnosi spagnoli hanno invece risolto il problema dei suicidi in maniera brillante grazie a una massiccia opera di prevenzione.
Nelle foto sottostanti potete osservare le strutture di contenimento  messe in atto, sono certo che migliaia di aspiranti suicidi abbiano avuto una seconda possibilita' grazie a queste reti.

Rete anti suicidio modello classico.



Rete di contenimento in viscosa.


Rete "doppio velo"


Modello "full body"



Rete in kevlar ad alta resistenza, utile per i suicidi di massa



Nonostante la loro palese superiorita' morale, gli spagnoli non sono per nulla superbi, anzi, apprezzano molto anche le altre culture.

Tipica festa swedish-style

Tipico "loppis" spagnolo


Se pero' non ci fermiamo alla superficie ma indaghiamo a fondo con spirito critico ci possiamo accorgere che sotto la crosta gioviale la societa' spagnola nasconde problemi inveterati. Ad esempio la pesante e lenta macchina burocratica, retaggio dittatoriale, esistono perfino dei codici per disciplinare il colore delle biciclette.

Nazi parcheggio per omologarsi

Anziano solo nell'indifferenza generale, osservate le tristissime panchine per single.


Ma chi ha detto che solo gli svedesi sanno fare le file!! Ecco gli ispanici che attendono la loro sangria



Per fortuna in Svezia questo non succede!!!


Se non altro il cibo spagnolo e' buono e saporito, anche se spesso sorgono dei dubbi piu' che leciti.....



Cameriere!! Sembra che questa paella sia gia' stata mangiata da qualcun'altro...


CAMERIERE!!! Nel mio spezzatino c'e' un capezzolo!!!


Tipica macelleria spagnola, impossibile trovare una bistecca!
Per finire vorrei invitare il curato Boffardi a vergognarsi almeno un pochino!!!


Avete visto bene!! Euro 24/kilo!!! Manco fosse parmigiano!!



venerdì 28 settembre 2012

La terra dei lombrichi

Le notizie sono sui giornali: in Veneto i consiglieri regionali si auto-assegnano un rimborso spese forfettario di 2100 euro mensili esentasse, scoppia uno scandalo, ma loro ribattono "E' tutto in regola", ma la gente e' indignata lo stesso.....il giorno si promettono a gran voce cambiamenti, trasparenza, pulizia..... Il giorno dopo ancora sembra che abbiano cambiato idea e quei soldi che gli arrivano in tasca senza il minimo sforzo sono irrinunciabili. Queste notizie si sovrappongono a quelle del Lazio, dove un Ipad costa 1800 euro e a quelle del Piemonte i cui consiglieri regionali si fanno pagare rimborsi come se fossero noccioline. 
Si dice che tutto il mondo e' paese, infatti pure in Svezia ci sono stati dei casi simili....... Un certo Håkan Juholt ha percepito indebitamente 400 euro al mese per un paio di anni e poi c'e' il celeberrimo scandalo del Toblerone (non si tratta di una metafora cioccolatofallica) in cui Mona Sahlin ha fatto "spese pazze" per si' e no 5000 euri...... Ma a questi due, seppur le indagini abbiano stabilito che non si trattava di reato, gli hanno "fatto il culo"......da parte dei giornali, dell'opinione pubblica, persino i compagni di partito... tanto che alla fine si sono dovuti dimettere, magari con una scusa, ma si sono fatti da parte. Mona Sahlin ha continuato a far politica e, sebbene siano passati quasi vent'anni, ogni tanto le rompono le balle con il vecchio scandalo del toblerone. 

Ma qui stiam parlando di lombrichi con la faccia come il culo, senza piu' ne' dignita' ne' vergogna, che rubano con il sorriso sulle labbra, mentre spiegano che la legge e' dalla loro parte (per forza, se la son scritta loro!!).........ma non c'e' proprio nessuno disposto a tirargli un paio di monetine.....  



martedì 24 luglio 2012

Complotto!!!

Nära vän knyts till maffian.
I giudici comunisti che complottano in segreto, si sono alleati con i giudici svedesi (comunisti e biondi) per seminare odio e gettare discredito, ancora una volta, sull'Italia. Hanno fatto scrivere notizie false sui giornali.....
http://www.dn.se/ekonomi/nara-van-knyts-till-maffian

Senator Marcello Dell’Utri, 70, är en nyckelperson i Berlusconis liv, såväl politiskt som ekonomiskt. Han är mannen som 1993–94 byggde upp partiet Forza Italia, enligt samma modell som han tidigare skapat reklambolaget Publitalia. Han började jobba för Berlusconi redan 1964.

1973 anställde Dell’ Utri maffiabossen Vittorio Mangano som stalldräng på Berlusconis gods Arcore. I efterhand har han sagt att han inte visste vem Mangano var. Dell’Utri har också hyllat honom offentligt och kallat Mangano en hjälte, eftersom han teg i fängelset och vägrade svara på frågor. En annan av Dell’Utris hjältar är Italiens diktator Benito Mussolini.

Dell’Utri är dömd såväl i första (2004) som i andra instans (2010) för samröre med den sicilianska maffian Cosa nostra. Uppväxt i Palermo har han beskrivits som Cosa nostras ambassadör och kontakt med Italiens politiker. I andra instans bekräftade domstolen hans kontakter med maffian, men bara fram till och med 1992. De skulle enligt hovrätten inte ha fortsatt efter att Berlusconi blev politiker 1994.


http://www.dn.se/ekonomi/nara-van-knyts-till-maffian

giovedì 19 luglio 2012

Tasse svedesi

In un articolo della Repubblica di oggi troviamo conferma della terribile pressione fiscale presente in Svezia, che seppur attestandosi su un 45,2%, e' puramente teorica. In realta',considerando la quota di evasione, la pressione fiscale effettiva e' del 55%. http://www.repubblica.it/economia/2012/07/19/news/confcommercio_peso_fisco_al_55_-39319675/

sabato 30 giugno 2012

Come cercare (e trovare) casa in Svezia


Nell’ultimo periodo ho cercato casa, a Linköping e dintorni, visto che l’appartamento dove vivo e’ piccolo.
A dire il vero non e’ proprio piccolo (3 ROK con 2 bagni), ma nemmeno grande, gli svedesi direbbero ”lågom”, noi italiani, invece, vogliamo sempre strafare. 

Adesso cerchero’ di prenderla un pochino larga per spiegarvi come funzionano le cose in questo paese socialdemonazicomunista che e' la Svezia.
Innanzitutto il concetto svedese di ”comperare casa” e’ molto diverso da quello italiano.

Se si vuole comperare casa a tutti gli effetti e’ necessario acquistare una ”villa”, in Svezia ”en villa” e’ la casa singola, non necessariamente lussuosa come una villa italiana. il possesso della villa-casa comporta certe liberta’, per esempio quella di cambiare i mobili della cucina oppure quella di affittare l’immobile stesso a terzi senza dover chiedere niente a nessuno. 
Se invece si vuole vivere in un appartamento o in una casa a schiera, le cose diventano complicate. Non che le cose siano complicate nella realta’, tuttaltro, sono solo complicate da spiegare e da capire, visto che sono molto (e sottolineo molto) diverse dall’Italia. Personalmente ci ho messo molti mesi per capire bene come funzionasse il sistema, qui in Svezia.

Cominciamo col dire che in Svezia NON e’ possibile comperare un appartamento. 
Per esempio un appartamento di 120 mq puo’ costare 300000 korone piu’ un avgfit di 6000 korone al mese. Si potrebbe tradurre avgift come ”spese condominiali”, sono le spese di gestione sostenute dalla cooperativa proprietaria (ad esempio le quote di ammortamento dei mutui erogati per la costruzione dell’immobile) che, a seconda dei casi, possono comprendere anche riscaldamento, internet, fornitura idrica, asporto rifiuti, manutenzione, ecc….. nell’avgift sono comprese una parte delle bollette e delle spese di gestione dell’abitazione. Se la cooperativa viene gestita in maniera corretta, l’avgift tende a calare con il tempo. Per contro non si puo’ disporre pienamente dell’immobile, per esempio bisogna chiedere l’autorizzazione per affittare (e non e’ detto che venga concesso). 

Una villa o un bostadrätt si possono acquistare in maniera ”normale” rivolgendosi direttamente al proprietario o per mezzo di una agenzia immobiliare, con il classico sistema della compravendita (tu dare soldi io vendere cammello). Non vi sono, che io sappia, agenzie immobiliari che trattano le locazioni. Come fare, quindi, per affittare un abitazione? 
A questo punto e’ necessario fare un altro inciso e spiegare che esistono diversi tipi di affitto: ”förstahand” (di prima mano) oppure ”andrahand” (secondamano). Andrahand e’ quando chi ha il contratto förstahand (oppure bostadrätt) subaffitta ad un secondo inquilino. Andrahand e' quasi sempre abusivo, non esiste nessun contratto, chi abita nell’appartamento passa i soldi sottobanco al titolare del contratto. Non so se questa pratica sia illegale, ma di certo viene mal tollerata dalle cooperative che, appena scoprono un subaffitto sfrattano sia l’inquilino abusivo che quello regolare. Esistono anche dei contratti andrahand a norma, ma sono molto rari, e’ necessario fare un’apposita richiesta alla cooperativa spiegando bene i motivi (per esempio se si deve passare un certo periodo in un’altra citta’, per lavoro, studio, ecc), perche’ chi compera o prende in affitto un appartamento deve abitarci non specularci. Il subaffitto e’ una eccezione alla regola, fatta in casi particolari, quindi i contratti andrahand vengono concessi per una durata limitata. 
Per trovare un contratto andrahand (regolare o meno che sia) basta mettersi di buzzo buono e consultare siti come Blocket o Bostadirekt
(se siete adattabili potete provare la coabitazione, in svedese: inneboende).
Se si cerca un contratto förstahand per avere una sistemazione meno precaria ci si rivolge direttamente alla cooperativa che ha un suo sistema di code e graduatorie per stabilire chi ha la precedenza. Nei comuni piccoli la cooperativa e’ solitamente una sola e di proprieta’ del comune stesso, nelle citta’ piu’grandi ci sono molte cooperative. Si prende il numerino e ci si mette in coda, quando si libera un appartamento interessante non si fa altro che fare domanda, di solito la procedura e’ on-line e aspettare che vada a buon fine.
Il modo piu’ semplice per trovare il sito della cooperativa e’ cercare nel sito ufficiale del comune che ci interessa, c’e’ sempre una pagina con il link al (alle) bostadsförening, eccone alcune: 
















Perche’ ho scritto tutto questo???
Perche’ ormai il trasloco e’ imminente. 
Secondo i piu’ rigidi dettami della socialdemocrazia svedese, mi e’ stato assegnato un hyresrätt grande, spazioso e per giunta sfitto. 
Intanto godetevi la vista dell'ormai vecchia magione:



Da Balorso

lunedì 18 giugno 2012

«C'è il relitto di un Ufo nel mar Baltico»: l'annuncio choc

STOCCOLMA - C'è fermento nel mondo degli appassionati ufologi. Un team specializzato in ricerche subacquee si è imbattuto, sul fondo dei mari ghiacciati della Svezia, nei resti di quello che viene rappresentato come un oggetto volante non identificato. La squadra che sta operando sul fondo del mare si chiama Ocean Team X e si trova nel mar Baltico. Nel corso di rilievi oceanografici gli scienziati si sono imbattuti in qualcosa mai visto prima. Pensavano che si trattasse semplicemente di una strana formazione nelle rocce ma, dopo approfonditi esami l'oggetto è apparso più come un enorme fungo che si sollevava di 13 metri dal fondo del mare, con i lati arrotondati e bordi irregolari. L'oggetto ritrovato ha un foro a forma di uovo conduce all'interno dall'alto. In cima all'oggetto gli scienziati hanno trovato anche strane formazioni che sembrano piccoli camini e sono annerite da fuliggine o qualcosa di simile. Lo scienziato. «Durante i miei 20 anni di carriera subacquea, quasi 6000 immersioni, non ho mai visto nulla di simile. Normalmente le pietre non bruciano. Non riesco a spiegare quello che abbiamo visto, bisogna approfondire ancora», ha detto Stefan Hogeborn, uno dei subacquei di Ocean Team X che ha diffuso un comunicato ufficiale sul ritrovamento.