domenica 17 novembre 2013

Emigrare in Svezia con le pezze al culo, piccola guida pratica.

Stai cercando di allargare i tuoi orrizzonti professionali guardando oltre le alpi?

Sei disoccupato?

Hai un lavoro ma non arrivi a fine mese?

Sei semplicemente stufo di vivere in Italia??

La Svezia potrebbe essere la nazione che fa per te.

O forse no.

E’ facile arrivare in Svezia, basta un biglietto aereo da poche decine di euro e qualche ora di volo. Ben piu’ difficile e’ la fase successiva, quella che viene dopo lo sbarco……

Di solito il primo passo che compie il migrante e’ quello di ottenere il personnummer regolarizzando la propria posizione presso Migrationsverket e Skatteverket, ma se tentate l’avventura svedese spinti dalla fame e/o dalla disperazione, potreste trovare non pochi ostacoli da questo punto di vista.

Infatti, per potersi registrare in Svezia e’ necessario, tra le altre cose, avere un lavoro e/o essere congiunti con uno svedese e/o possedere un pacco di soldi (sottoforma di rendita, pensione, conto in banca…..i cosidetti "egna medel"), ma se siete disoccupati-nullatenenti-culopezzati e cercate di emigrare in Svezia, lo fate proprio perche' non avete ne' soldi ne' lavoro, rischiate quindi di perdere energie ed entusiasmo in coda allo sportello aspettando un responso deludente.

Il mio consiglio e’ dunque quello di lasciar perdere le pratiche burocratiche e di focalizzare piuttosto le energie nell’imparare lo svedese e nel trovare un lavoro.

Senza personnummer non potrete accedere ai corsi gratuiti SFI, ma farete sicuramente un ottimo investimento iscrivendovi ad un corso a pagamento di svedese. Se vi applicate, sei mesi sono sufficenti per raggiungere un livello tale da poter cavarsela nel lavoro e nelle faccende quotidiane. Inoltre i corsi SFI sono abbastanza "lenti", rischiate di perdere troppo tempo, i corsi privati sono di solito piu' intensivi.
Personalmente ritengo la lingua svedese una delle piu’ facili (se non la piu’ facile) tra quelle europee.
Non fidatevi di chi vi dice che lo svedese e’ una lingua difficilissima, spesso adducendo il fatto che ci vogliono anni per padroneggiarla. Ci vogliono anni per poter padroneggiare qualsiasi lingua, per esempio, per poter usare correttamente la nostra lingua madre si studia italiano dalle elementari fino alla maturita' (e a volte oltre). Ripeto, lo svedese necessario per poter lavorare si impara in sei mesi circa; il resto lo si acquisisce con calma negli anni successivi (sempre che ci rimaniate, in Svezia).

Contemporaneamente allo studio della lingua cercate lavoro, preparatevi un curriculum in svedese, una personligtbrev e rimboccatevi le maniche.

Informatevi bene prima ancora di partire, alcune figure professionali sono molto ricercate (medici, infermieri, ingegneri e molte altre) se avete una laurea in queste discipline non sara' difficile trovare lavoro. Per altre professioni la situazione non e' cosi' facile, informatevi bene anche per evitare passi falsi e di dover tornare in Italia come cani bastonati. 



A questo proposito, vi assicuro che non e' necessario alcun permesso di soggiorno per arrivare in Svezia e cercar lavoro. Bisognerebbe registrarsi qualora la permanenza superi i tre mesi, ma all'atto pratico nessumo e' in grado di provare da quanto tempo vi troviate sul territorio svedese, quindi nessuno (tantomeno la polizia) verra' mai a cercarvi per espellervi.
E' scritto testualmente qui: 
"Du har rätt att komma till Sverige för att söka arbete. Är du arbetssökande behöver du inte registrera dig efter tre månader. Om du inte fått ett arbete inom sex månader kan Migrationsverket kräva att du ska visa att du är aktivt arbetssökande och har goda möjligheter att få ett arbete."  

Focalizzatevi sul lavoro. Una volta trovato lavoro le pratiche di registrazione al Migrationsverket e allo Skatteverket scivoleranno via cosi' rapide che non ve ne accorgerete.

In alternativa, potete sempre fiondarvi sulla/sul prima/o svedese che vi capita a tiro e impalmarlo. 


mercoledì 6 novembre 2013

Perché sta diventando più difficile per gli italiani immigrare in Svezia?

OH! Signur!!!
Io stavo tanto bene, a casa mia, tranquillo, sereno….. mi stavo pacificamente grattando l’irsuto scroto quando mi imbatto in un articolo che mi ha lasciato sgomento: 

(in blu il testo originale, in nero i miei commenti)

Perché sta diventando più difficile per gli italiani immigrare in Svezia? 


A giudicare dalle discussioni sulla blogosfera (e su Italienaren), le crescenti difficoltà incontrate dagli immigrati italiani nell’ottenere il permesso di soggiorno in Svezia hanno suscitato due tipi di reazioni. Da un lato, l’irrigidimento delle regole di attribuzione del permesso di soggiorno è stato interpretato da alcuni connazionali come una violazione del diritto alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. Dall’altro lato, secondo altri commentatori, la possibilità di definire autonomamente le regole di accesso per gli immigrati dovrebbe considerata un prerogativa legittima ed insindacabile di ogni stato sovrano.
Due importanti elementi sono rimasti fuori da questa discussione.
In primo luogo, gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia stanno incontrando le summenzionate difficoltà proprio successivamente al varo di una riforma che ha reso la Svezia il paese OCSE con le regole più “liberali” nei confronti dell’immigrazione da lavoro. Pertanto, le difficoltà incontrate dai nostri connazionali appaiono in qualche modo “in controtendenza” (se non paradossali) e necessitano di un’analisi più approfondita.


E pensare che questo dovrebbe essere un sito serio ed affidabile!!!
Innanzitutto partiamo con un errore di fondo: un italiano in Svezia non ha bisogno del permesso di soggiorno. 
Io mi immagino frotte di aspiranti migranti che, malconsigliati, vanno allo Skatteverket a chiedere una cosa che non esiste: il permesso di soggiorno per cittadini europei.
Forse l'autore dell'articolo  confonde l’uppehållstillstånd con l’uppehållsrätt. Uppehållstillstånd, che potremmo tradurre come permesso di soggiorno,  e’ rivolto agli immigrati extraeuropei. Tillstånd vuol dire permesso, concessione, nulla-osta (att inga hinder föreligger ) mentre rätt vuol dire diritto (oltre che: giusto, corretto, tribunale, piatto o pietanza, abbastanza, molto, rettilineo).
Uppehållsrätt vuol dire che un cittadino europeo ha DIRITTO di permanere (o soggiornare chedirqualsivoglia) in Svezia.
Se siete cittadini italiani nessuno vi impedira’ di entrare in Svezia e restarci (a meno che non facciate qualcosa di sconveniente, come rubare, trafficare in droga e armi, cose di questo genere). 

Non e’ necessario alcun permesso di soggiorno. Punto.

In secondo luogo, il caso svedese mostra chiaramente come il diritto alla mobilità intraeuropea possa essere limitato da decisioni apparentemente discrezionali da parte delle autorità dei singoli paesi. 

Mah! Da modesto emigrato con le pezze al culo, quale io sono, non ho visto alcuna limitazione al diritto alla mobilita' intraeuropea (semmai hanno ridotto alcuni privilegi, ma questo e' un altro discorso).

L’Unione Europea è un’unione di diversi interessi nazionali. 


 L’adesione all’Unione Europea è stata vista da parte dei diversi paesi membri come un’opportunità per realizzare interessi in primo luogo nazionali. Per definizione, questi interessi nazionali tendono ad essere diversi da paese a paese.
Non bisogna dimenticare che l’Unione Europea è in primo luogo un’unione doganale all’interno della quale le merci, e non solo le persone, godono (teoricamente) di un “diritto” alla libera circolazione. A questo riguardo, è necessario ricordare come la Svezia sia un paese per vocazione “esportatore” (vale a dire: con la bilancia commerciale tradizionalmente in attivo). Aderendo all’Unione Europea, la Svezia ha avuto l’opportunità di espandere i suoi avanzi commerciali con paesi per vocazione “importatori” come l’Italia (vale a dire: con le bilance commerciali tradizionalmente in passivo).
La Svezia ha infatti registrato avanzi commerciali con l’Italia fino al 2007, cioè fino all’inizio della crisi economica. Questo significa che, fino a quell’anno, il valore delle esportazioni verso l’Italia
è stato costantemente superiore al valore delle importazioni dall’Italia.

Il nesso tra l’andamento degli scambi commerciali tra i paesi membri dell’Unione Europea e il diritto alla mobilità dei lavoratori potrebbe non sembrare evidente.
(in effetti non e' evidente) Eppure, la libera mobilità dei lavoratori tra i paesi membri dell’Unione Europea è stata pensata proprio come un meccanismo in grado di favorire il riequilibrio di eventuali asimmetrie che si sarebbero potute creare tra economie nazionali che, per quanto integrate in un medesimo mercato comune, rimangono comunque in competizione tra loro (segnalo, a questo proposito, questo recente rapporto per conto della Commissione Europea). In breve, la perdita di competitività di un paese membro nei confronti di un altro paese membro (per esempio, dell’Italia nei confronti della Svezia) avrebbe potuto/dovuto essere compensata dalla possibilità per i lavoratori del primo paese di trasferirsi nel secondo paese (per esempio, dei lavoratori italiani a trasferirsi in Svezia). 

Blah, blah, blah......

La crisi economica sta trasformando le relazioni economiche tra i paesi dell’Unione Europea.
È chiaro che la crisi economica sta modificando la situazione che si era venuta a consolidare fino a pochi anni fa. Vediamo i dati. Dal 2006 al 2012, il valore delle esportazioni dalla Svezia all’Italia è crollato di 10 miliardi di corone svedesi (vale a dire: più di un miliardo di euro!). Nello stesso arco di tempo, il valore delle esportazioni dall’Italia alla Svezia è invece rimasto stabile. Di conseguenza, l’attivo della bilancia commerciale svedese nei confronti dell’Italia si è gradualmente trasformato in un passivo. In sostanza, il valore delle esportazioni dall’Italia alla Svezia è diventato superiore al valore delle esportazioni dalla Svezia verso l’Italia.
È facile individuare il motivo per cui gli italiani acquistano meno prodotti svedesi che in passato. La recessione economica, l’aumento della disoccupazione e le politiche di austerità hanno infatti contribuito a ridurre significativamente la domanda di questi beni (hi-tech e costosi).
Dall’altro lato, il made in Italy non sembrerebbe aver beneficiato dell’aumento del potere d’acquisto dei lavoratori svedesi determinato dai vari jobbskatteavdrag (infatti il valore dell’export dal Bel Paese alla Svezia è rimasto invariato). 

Blah, blah, blah......nulla di sbagliato, pero' non c'entra una mazza, specie alla luce di quanto scritto dopo


 La Svezia del 2013 cerca immigrati poco qualificati. 

EEEEEEEHHHHHH?????? NO!! Manco pal casso! La svezia cerca immigrati MOLTO qualificati. Il problema degli svedesi e’ proprio questo: gli immigrati che arrivano in Svezia sono poco qualificati.

 Tuttavia, anche a causa della crisi economica, l’emigrazione dei lavoratori italiani negli altri paesi europei è in crescita. Per quanto la Svezia non sia una delle destinazioni più ambite e desiderate da questa nuova emigrazione, le autorità svedesi vogliono probabilmente “giocare d’anticipo” e prevenire che questa immigrazione aumenti di intensità. 

Si'. in effetti, non possono mica venir tutti qui...

Come vedremo in un prossimo articolo, gli immigrati italiani in Svezia (e, in particolare, quelli che si sono trasferiti negli ultimi anni) tendono ad avere elevati livelli di istruzione e, per questo motivo, riescono spesso a trovare occupazioni molto qualificate. 

L'esatto opposto di quanto scritto poche righe sopra, poche idee ma ben confuse.

Tuttavia, la Svezia del 2013 non cerca questo tipo di immigrati
(Come no!? Li cerca eccome!!!). In primo luogo (questo e' il secondo primo luogo dell'articolo), come abbiamo visto in un precedente articolo, alcuni studi hanno mostrato come la presenza di immigrati europei e molto competitivi nel mercato lavoro contribuisca ad alimentare sentimenti xenofobi tra la popolazione svedese, più della presenza di immigrati non europei e poco competitivi nel mercato del lavoro. 

Se il precedente articolo e' scritto come questo, allora e' meglio non tenerne conto. 
Comunque qui ritorna un tema sempre attuale. il famoso e rinomato razzismo svedese, al cui confronto Bossi e Maroni impallidiscono, i Naziskin arrossiscono di vergogna e i Talebani si sentono inadeguati.


In secondo luogo
(e questo e' il secondo secondo luogo), la summenzionata riforma che ha recentemente liberalizzato le politiche migratorie svedesi sembrerebbe essere rivolta proprio al secondo tipo di immigrazione, vale a dire all’immigrazione da lavoro poco qualificata proveniente da paesi non europei. Infatti, la maggioranza degli immigrati che sono riusciti ad ottenere un permesso di soggiorno beneficiando del nuovo sistema hanno per lo più trovato occupazioni manuali in settori di impiego già “saturi”, nei quali cioè si registra un’eccedenza (e non una carenza) di offerta di lavoro da parte dei disoccupati già residenti in Svezia (per esempio: il settore delle costruzioni, i settore dei servizi di pulizie, il settore della ristorazione).
 Qui siamo ai limiti del ridicolo. 
A parte il fatto che si parla di immigrati extraeuropei e non vedo cosa c'entri con gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia, l'articolo del DN che viene citato dice proprio che la riforma venne fatta per agevolare l'immigrazione di specialisti di cui c'e' carenza, ma che invece sono purtroppo arrivate persone le cui competenze sono superflue. 
(ma forse per leggere l'articolo ha dovuto usare Gogol Transleit)

In sostanza, le recenti restrizioni all'attribuzione dei permessi di soggiorno agli italiani che cercano trasferirsi in Svezia dovrebbero essere inquadrate nell'attuale fase di evoluzione (o degenerazione) delle relazioni economiche e politiche tra i paesi membri dell’Unione Europea. Inoltre, le “nuove” politiche migratorie svedesi sono rivolte ad immigrati con competenze professionali molto diverse da quelle generalmente possedute dagli immigrati italiani. 

Ma quali restrizioni??? Ma quali permessi di soggiorno??? Ma che ti fumi??? 
Infine, vorrei che qualcuno mi spiegasse quali sono le " competenze professionali ... generalmente possedute dagli immigrati italiani".  


Le difficolta’ che gli italiani che vogliono trasferirsi in Svezia incontrano riguardano semmai il personnummer: da un paio di anni a questa parte, per avere il personnummer e’ necessario prima registrarsi al migrationsverket e per fare questo bisogna dimostrare di avere un lavoro, oppure dei soldi che ci permettano di sostenerci, oppure di essere eroticamente legati ad un vikingo/a..... cose che spesso difettano agli immigrati "da sbarco".

A cosa serve il personnummer??? A molte cose, ma, fondamentalmente, quello che interessa ad un neo-immigrato sono i corsi di svedese gratuiti. Insomma, tutta sta menata perche’ ci sono ancora troppi connazionali che credono di poter arrivare in Svezia e trovare tutto pronto e a disposizione: casa, corso di svedese, sussidio di disoccupazione……
Ripeto, venite pure in Svezia, se siete italiani non avete bisogno del permesso di soggiorno. 
Se siete medici, infermieri, ingegneri, esperti IT e avete una mentalita' aperta non troverete difficolta' a trovar lavoro.
Infine, vi ricordo che tutto quanto si trova su Internet va preso con molta prudenza e molto buon senso.


sabato 29 giugno 2013

Vacanze spagnole, esperienze di vita.

Otto mesi senza un post, e' quasi un record.
Daltronde non si puo' mica scrivere un post per ogni våffla o per ogni tramonto che Nostro Signore manda su questa terra.
Anzi, giusto per non ripetere i soliti noiosi discorsi sulla Svezia, cerchero' di raccontare la mia ultima esperienza.
Nell'ultimo anno sono stato veramente molto impegnato dal punto di vista lavorativo e ho quindi deciso di spendere le mie sudate ferie e il mio sudato salario in una vacanza avventurosa e istruttiva in terra spagnola.
Non ero mai stato in Spagna ed ero molto curioso di visitare questa terra e questo popolo.
Ora, dopo sette intensi giorni, posso dire di avere girato la Spagna in lungo e in largo e di conoscerne appieno la societa'.
Il volo Kalmar-Girona e' molto economico grazie a Ryanair. Grande e' stato lo stupore nell'atterrare a Girona dopo aver visto l'aereoporto-pollaio di Kalmar. (Se pensate che Skavsta sia piccolo, dovete vedere l'aereoporto di Kalmar)
Ben diversa la Spagna, che si presenta al mio arrivo in tutto il suo splendore e calore (28 gradi, finalmente un po' di sole).

Innanzitutto il popolo spagnolo e' molto piu' disinibito di quello svedese, sintomo questo di grande civilta'.

La statua e' gia' abbastanza esplicita


Che meraviglia!!!



Altro esempio, nei bagni non solo si trova il bidet, ma questo e' persino munito di copri-bidet.
Io credo che sia l'Italia che la Svezia abbiano molto da imparare dagli spagnoli in fatto di civilta'.

Finalmente ho realizzato che lo spaventoso tasso di suicidi tipico dei popoli scandinavi non e' dovuto ne' ad una fantomatica tara genetica ne' ad agli inverni bui e freddi, ma piu' verosimilmente alla loro pigra stupidita'.
Gli arguti e ingegnosi spagnoli hanno invece risolto il problema dei suicidi in maniera brillante grazie a una massiccia opera di prevenzione.
Nelle foto sottostanti potete osservare le strutture di contenimento  messe in atto, sono certo che migliaia di aspiranti suicidi abbiano avuto una seconda possibilita' grazie a queste reti.

Rete anti suicidio modello classico.



Rete di contenimento in viscosa.


Rete "doppio velo"


Modello "full body"



Rete in kevlar ad alta resistenza, utile per i suicidi di massa



Nonostante la loro palese superiorita' morale, gli spagnoli non sono per nulla superbi, anzi, apprezzano molto anche le altre culture.

Tipica festa swedish-style

Tipico "loppis" spagnolo


Se pero' non ci fermiamo alla superficie ma indaghiamo a fondo con spirito critico ci possiamo accorgere che sotto la crosta gioviale la societa' spagnola nasconde problemi inveterati. Ad esempio la pesante e lenta macchina burocratica, retaggio dittatoriale, esistono perfino dei codici per disciplinare il colore delle biciclette.

Nazi parcheggio per omologarsi

Anziano solo nell'indifferenza generale, osservate le tristissime panchine per single.


Ma chi ha detto che solo gli svedesi sanno fare le file!! Ecco gli ispanici che attendono la loro sangria



Per fortuna in Svezia questo non succede!!!


Se non altro il cibo spagnolo e' buono e saporito, anche se spesso sorgono dei dubbi piu' che leciti.....



Cameriere!! Sembra che questa paella sia gia' stata mangiata da qualcun'altro...


CAMERIERE!!! Nel mio spezzatino c'e' un capezzolo!!!


Tipica macelleria spagnola, impossibile trovare una bistecca!
Per finire vorrei invitare il curato Boffardi a vergognarsi almeno un pochino!!!


Avete visto bene!! Euro 24/kilo!!! Manco fosse parmigiano!!