mercoledì 25 febbraio 2009

Primo giorno di scuola

Questa mattina ho compiuto un sforzo sovrumano e mi sono alzato alle 7.05, sono uscito quasi in ritardo e ho fatto tutta la strada di corsa. Sono arrivato, tutto sudato, alle 8.45 precise e naturalmente ero il primo.
Dopo sono arrivati gli altri compagni di classe: tutti e 3!
E' stato il primo giorno solo per me, loro hanno cominciato da circa 15 giorni.
Una coppia di francesi, sposati, lui ingegnere e lei laureata in economia, hanno 36 anni a testa e parlano francese e un po' di inglese e una ragazza cilena di 26 anni che parla solo spagnolo.
Io parlo italiano e mastico (male) l'inglese.
Il nostro insegnante parla un tot di lingue (svedese, russo, tedesco, inglese, finlandese e un po' di francese.......... azz....) e naturalmente ha anche una laurea in chimica.
Quanto basta per farmi sentire un lombrico!
 La lezione si è svolta tutta in svedese, con pochissime parole di inglese, ma lui è veramente molto bravo, non si fatica a capire anche se qualche volta ho dovuto dire: "Jag här bort!"  (cioè mi sono perso).
A un certo punto mi sono reso conto che non solo assomiglia a Paolo Villaggio da giovane, ma che parlava e aveva le movenze del  "Professor Kranz, tetesco di Germania" !!








Istruttivo e divertente!!! (Cosa vuoi di più dalla vita??)



 

3 commenti:

  1. "Io parlo italiano e mastico (male) l'inglese.
    Il nostro insegnante parla un tot di lingue (svedese, russo, tedesco, inglese, finlandese e un po' di francese.......... azz....) e naturalmente ha anche una laurea in chimica.
    Quanto basta per farmi sentire un lombrico!"--> hai colto la questione. Mi spiego meglio: ho preparato il viaggio in Svezia per due anni, per cercare di "abbassare" la soglia di fallimento. Ho ottenuto informazioni online, ho preso lezioni di svedese per 9 mesi in Italia, ho conseguito lo Swedex B1 (di più non potevo con quella preparazione), ho fatto pure un colloquio a Stoccolma un mese prima della partenza (ma sono stata scartata per la lingua), ho chiesto consigli su MondoSvezia e proprio tu mi hai dato delle dritte (che sinceramente sto seguendo perché mi sembrano sensate). Sono arrivata con l'idea che ci avrei messo settimane a trovar casa e mesi a trovar lavoro.
    Però la sensazione è sempre quella: mi sento un lombrico. Ho solo una triennale presa alla Sapienza in Scienze della Comunicazione. Nonostante il mio lavoro sia abbastanza richiesto qua in Svezia (marketing online) non sono stata assunta a Stoccolma per via del mio svedese non ancora fluente. Sono arrivata a Göteborg il 25 giugno. Dopo due settimane mi chiamano per un colloquio telefonico, ma io faccio flop perché non capisco l’accento. Dopo un mese trovo un lavoro sòla con contratto falso e truffa. Nel frattempo, avendo anche un po' di esperienza come cameriera provo a cercare sia il mio lavoro di competenza, che il lavoro da cameriera. Devo dire che questo mi lascia perplessa: non mi assumerei io per prima col mio svedese così BRUTTO e con la mia difficoltà a capir l'accento di Gòteborg! Risultato? Un ristorante (a cui non avevo mandato il Cv) prima mi promette una giornata di prova e poi nisba. Poi un'azienda di radiocomandi industriali mi contatta (partendo dal profilo Linkedin e finendo sul mio sito e scrivendomi tramite il form sul sito) e mi ci fa pure credere... ma poi? Nessuno si è fatto sentire. L’altro ieri, invece una ditta mi ha scartato perché non avevo le certificazioni Google Adsense (consigliandomi di prenderle e poi di reinviare il CV).
    Ecco: mi sento un lombrico. Qua mi sembrano tutti più adatti di me e mi sembra che pure se la lingua migliori e ora sono anche in grado di stare al telefono, non riesco ancora a fare dei discorsi “evoluti” (e poi man mano che lo svedese migliora, l’inglese che qua è importante, va a farsi benedire…). Alla fine se non lavoravo in Italia non sarà stato perché ero mediocre? Perché dovrebbero assumere me? Ma se non trovo lavoro in Svezia, come posso trovarlo in Uk, per esempio, dove gli standard lavorativi mi sembrano molto più elevati e dove ho la concorrenza con gli indiani? Mi va in pappa il cervello… in poche parole: ti sei mai trovato in questa situazione? E come hai fatto?

    RispondiElimina
  2. Mi e' successo tante di quelle volte che non me lo ricordo piu'.
    Come si fa?? Devi trovare strategia alternative.....
    Comunicare al telefono e' una delle cose piu' difficili, devi imparare a dire "Cooooome?? Non sento beeene!! Puoi ripetereeee!!" e magari apri la finestra cosi' entrano i rumori della strada e lui pensa che sei in autobus.
    Rispondi al telefono in un luogo rumoroso e di' che sei impegnata, fatti mandare una mail e poi magari richiami oppure vai di persona.
    Magari procurati un indirizzo mail facile da dettare.
    Impara frasi del tipo "vad menar du??" che praticamente impongono all'interlocutore di ripetere ma non ti fanno fare la figura del fesso.
    Se mi chiedono da quanto tempo sono in Svezia io rispondo togliendo parecchi mesi ( dopo un anno dicevo che ero in Svezia da sei mesi) cosi' allora si stupiscono di come impari velocemente e sembri un mezzo genio.
    I primi tempi sono molto duri, ma non devi farti scoraggiare.
    Per il lavoro devi rompere le palle a tutti sti svedesi puzzoni.
    Devi essere determinata tu per prima e fargli vedere che sei capace di combinare qualcosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Se mi chiedono da quanto tempo sono in Svezia io rispondo togliendo parecchi mesi ( dopo un anno dicevo che ero in Svezia da sei mesi) cosi' allora si stupiscono di come impari velocemente e sembri un mezzo genio"--> Questo mi sembra un consiglio sufficientemente geniale! Ottimi consigli pratici (di nuovo).

      Attualmente riesco a capire le telefonate... certo: capisco solo gli autoctoni per telefono e non gli stranieri. Ho notato che capisco meglio gli svedesi ubriachi (il sabato sera se girassi per pub non avrei problemi). Mi sono esercitata cercando casa, ma mi sembra di essere proprio io che non vado. Mi pare che gli svedesi che fanno il mio lavoro sono formati meglio. Per carità: sono svedesi e non supermega indiani o cinesi spaziali... però... due o tre seghe mentali me le fó. Ora vediamo: nonostante io sia venuta qua per tentare l'esperimento per 6 mesi, fra 4 giorni esco da una casa per entrare in ostello di nuovo perchè non trovo nulla. La ricerca della casa forse mi deprime l'umore. Mi sfumano i lavori per le fesserie: mi esercito con lo svedese e mi chiedono l'inglese perfetto; mi studio l'Xml e mi chiedono InDesign ed Illustrator (e sul CV compare Photoshop); oppure mi manca sempre qualcosa: per fare il lavoro mio vogliono la certificazione Google (e vabbè), ma ieri dopo aver fatto con gran fatica un colloquio per un posto di cameriera in un finto ristorante italiano gestito da turchi (sentivo che mi volevano far fare la prova) è scattato il panico quando mi hanno chiesto le mie fyra sista siffror. Gli spiego che sono a Göteborg da soli 2 mesi e che quindi non posso avere il PN, ma che se loro mi fanno il contratto con quello posso andare a far domanda per il PN. Nulla: pareva che gli avessi detto che avevo una bomba addosso... il panico: "Ma noi dobbiamo scrivere il tuo PN sul contratto, se sicura che col contratto senza le ultime 4 cifre puoi chiedere il PN?"... insomma, diciamocelo... non posso manco fare la cameriera. Io sono determinata, ma mi sembra che le cose vadano male per delle fesserie (senza casa e senza PN...)

      Elimina