sabato 12 aprile 2008

Pulizie di primavera 2

Fare le pulizie non è il migliore dei modi per passare il sabato pomeriggio, ma io ho poco tempo libero e troppe cose superflue. Oggi mi sono occupato della libreria.
A dire il vero la casa intera è disseminata di librerie, scaffali e altri mobili colmi fino all'inverosimile. La libreria in questione è quella del piano superiore, contiene i miei libri "professionali", legati al mio passato scolastico e al mio attuale lavoro (saggi, romanzi e fumetti sono in altri posti).
I libri sono stati accuratamente impilati in ordine di consultazione e mi sono accorto che occupano solo un terzo dello spazio, il resto è tutto materiale che ho sottoposto a una selezione rigorosa. Ho trovato cose incredibili, per esempio una busta piena di depliant di una azienda che produce stufe e caminetti il cui timbro postale risaliva al 1998 (oooooh!! son passati 10 anni),
opuscoli, riviste, cataloghi, tre agende dell'anno 2000 di tre colori diversi, di tre banche diverse ma tutte e tre intonse. Soprattutto tonnelate di appunti di lezione, vecchi quaderni, fotocopie, dispense.


Quello che più mi ha colpito sono stati due fascicoli di appunti, presi di mio pugno, non ho dubbi, la mia grafia è inconfondibile, ma di cui non ho memoria. In uno avevo preso appunti di chimica organica, basi puriniche e pirimidiniche, l'altro fascicolo trattava di analisi della varianza, ma non ricordo come, dove e perchè ho preso quegli appunti, nemmeno sono in grado di ricordare le nozioni che avevo trascritto. Non mi sono state utili allora (se non per superare gli esami) come non mi sono utili oggi, ho dimenticato tutto, eppure allora le trovavo interessanti, forse quasi piacevoli da studiare, oggi non mi dicono nulla, è strano come siano cambiate le mie prospettive e le mie priorità.......


Ho buttato via tutte quelle cose inutili e ormai estranee, è tempo di essere più "leggeri".





Elezioni 2008

Ho trovato un sito mooolto interessante che permette in maniera estremamente rapida di orientarsi tra i vari schieramenti....

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

si tratta di rispondere a una serie di domande sui temi della campagna elettorale, dopodichè sarà possibile valutare la propria posizione rispetto i partiti su di un grafico-mappa.

Devo dire che rende molto bene l'idea.
Ecco quanto i politici sono vicini alle mie idee e ai miei bisogni (o, se volete, quanto io son vicino a loro)

Elezioni
Che sia un segno del destino???

mercoledì 9 aprile 2008

Lento ma inesorabile

Dizionari
Si aggiunge un nuovo capitolo al processo, lento ma inesorabile, che ha preso il via lo scorso 16 Marzo.
Approcciare una nuova lingua non è cosa semplice, specie da autodidatta.
Per prima cosa mi sono procurato dei dizionari, non è stato facile, soprattutto perchè ho avuto la malaugurata idea di cercarli in libreria.
Sono stato in posti diversi e ho trovato dizionari di norvegese, olandese e finlandese perfino swahili, urdu e malese (sicuramente lingue affascinanti) ma il perchè lo svedese sia bandito dalle librerie proprio lo ignoro.
Alla fine ho trovato
in un ipermercato il piccolo dizionario in primo piano, in primo piano nella foto ma anche nello scaffale, passavo quasi per caso nel reparto libri, e lui era lì che mi guardava, quasi mi stesse aspettando.
Gli altri li ho acquistati su internet, certo avrei potuto ordinarli al libraio, ma così sono arrivati in solo 4 giorni e pure con lo sconto!
 Esistono anche molte risorse on-line, per chi inizia può essere molto utile questo.

Per ora ho potuto appurare che la fonetica svedese è molto complessa, per giunta ci sono anche delle vocali in più:  å, ä, ü.
Si tratta di un problema non da poco dato che la mia massima espressione linguistica è il grugnito, mentre l'ultima volta che ho usato l'orecchio per cogliere una sfumatura di tono è stato vent'anni fa per carburare la moto Gilera.

Devo ancora capire la differenza tra "o" e "å".......
c'è molto lavoro da fare

domenica 6 aprile 2008

Pulizie di primavera










Da Balorso


Non preoccupatevi, nel post Crisalide, NON mi riferivo alla possibilità di operarmi per cambiare sesso, anche perchè il risultato non sarebbe dei migliori.

Credete sia possibile depilare un Orso?? Questo sì sarebbe contro natura!!

La prima fase del processo (lento ma inesorabile) consiste nell'eliminare buona parte del superfluo, non si tratta dei peli ma di tutti quegli oggetti inutili di cui mi sono circondato e che quasi mi impediscono di vivere.
Incredibile la quantità di vecchi indumenti che sono stipati negli armadi nella vana speranza che tornino di moda o che io dimagrisca. Il mobile del bagno straripa di saponette e profumi ricevuti in regalo negli ultimi 10 Natali. Il garage è pieno di barattoli di vernice quasi vuoti (non si sa mai che debba fare un ritocco alla ringhiera). Nella soffitta ci sono interi scatoloni pieni di pezzi di frullatore, lavatrice, aspirapolvere, computer.
A tutto questo ciarpame si sommano quintali di oggetti nuovi altrettanto inutili acquistati  in preda al delirio consumistico. Un ventilatore  comperato solo perchè in offerta, un fantastico wok  grande come un transatlantico usato solo due volte,  una fresatrice ancora imballata.
Ormai è deciso, quello che serve deve venir utilizzato, il resto si vende, si butta, si regala.
Si tratta veramente di una Impresa con la "I" maiuscola, ma pian piano procede, ci prevedo settimane di duro lavoro.
Ieri stavo andando alla piazzola ecologica con l'auto colma di sacchi di spazzatura, il vicino mi vede, mi saluta e mi fa segno di fermarmi; mi chiede se per caso sto buttando anche un vecchio tubo da aspirapolvere, che il suo è rotto.
Tiro il freno a mano, scendo e gli dico "Nell'auto no, ma forse dentro......aspetta qui...", a passi veloci rientro in garage, mi arrampico sulla scala pieghevole e da uno scatolone in cima allo scaffale più alto tiro fuori il vecchio tubo del vecchio aspirapolvere, in meno di trenta secondi il vicino ha in mano il suo tubo e ringrazia con un misto di gioia e stupore.
Le mie convinzioni vacillano...... forse sto sbagliando, forse devo riportare dentro tutto, le bottiglie vuote, i vasetti, i giornali.... ma solo per un secondo, poi ri-salgo in macchina e parto con il mio carico di immondizia da smaltire.

mercoledì 2 aprile 2008

Spunto

Prendo spunto da un altro blog per lasciare questo articolo:

www.repubblica.it/2008/03/sezioni/economia/alitalia-18/cavaliere-abolisce-mercato/cavaliere-abolisce-mercato.html

L'EDITORIALE


Il Cavaliere liberale
ha abolito il mercato


di EUGENIO SCALFARI



TEMPO fa, in uno dei miei articoli domenicali, citai una battuta di Petrolini raccontata da un suo scrupoloso biografo. La cito di nuovo perché si attaglia bene al caso presente. Il grande comico romano stava cantando la sua canzone intitolata "Gastone". Arrivato alla fine, uno spettatore del loggione fischiò sonoramente. Petrolini avanzò fino al bordo del palcoscenico, puntò il dito verso il fischiatore e nel silenzio generale disse: "Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che stanno intorno e che ancora nun t'hanno buttato de sotto". Seguì un piccolo parapiglia sopraffatto dagli applausi di tutto il teatro. Così si dovrebbe dire oggi a Berlusconi per il suo comportamento sull'Alitalia, oltre che per tante altre cose.

Pare che finalmente la Consob abbia acceso un faro su quel comportamento e così pure la Procura di Roma. Starebbero esaminando se nelle quotidiane esternazioni berlusconiane vi siano gli estremi del reato di "insider trading" e di turbativa del mercato.
Non voglio credere e non credo che il leader del centrodestra stia speculando in Borsa (altri certamente lo fanno e si saranno già arricchiti di parecchi milioni di euro) ma sulla turbativa di mercato non c'è da accender fari, basta affiancare ad ogni dichiarazione berlusconiana le oscillazioni del titolo Alitalia che sono dell'ordine di 30/40 punti all'insù o all'ingiù.

In qualunque mercato del mondo Berlusconi sarebbe già stato chiamato a render conto di quanto dice; l'Agenzia che tutela le contrattazioni di Borsa lo avrebbe ammonito e multato, la magistratura inquirente l'avrebbe già messo sotto processo. Ma soprattutto gli elettori ne avrebbero ricavato un giudizio di inaffidabilità e di non credibilità definitivo.


Voglio sperare che gli elettori ancora incerti su chi votare l'abbiano a questo punto escluso dal loro ventaglio di possibilità.

Affidare il governo del paese per i prossimi cinque anni a un personaggio che non si fa scrupolo di turbare il mercato con false notizie riportate e diffuse da tutto il sistema mediatico è uno di quegli spettacoli che purtroppo squalificano un paese intero almeno quanto l'immondizia napoletana.

Eccellono in questa gara soprattutto le emittenti televisive, quelle private e quelle pubbliche; in particolare - dispiace dirlo - il Tg1 il quale riferisce in presa diretta le sortite del Cavaliere senza che vi sia una voce che ne sottolinei gli effetti sul listino borsistico. Il risultato è che Berlusconi resta in video per il doppio del tempo del suo principale avversario turbando non solo i mercati borsistici ma anche l'andamento del negoziato tra Air France e sindacati tra lo stupore di tutti gli operatori internazionali.

Venerdì sera l'annunciatrice del Tg1 delle ore 20 si è addirittura lasciata andare ad una critica contro la legge della "par condicio", da lei ritenuta incivile, senza spiegare perché in Italia esista una legge del genere, dovuta ad un vergognoso conflitto di interessi che fa capo al proprietario delle reti Mediaset. Legge che peraltro nessuna delle emittenti televisive rispetta a cominciare dal Tg1, già ufficialmente ammonito dall'Agenzia delle comunicazioni.

Evidentemente direttori e conduttori danno per scontata la vittoria elettorale del centrodestra e sanno anche che se l'esito fosse diverso il vincitore di centrosinistra si guarderebbe bene dal praticare vendette. Perciò tanto vale scommettere in anticipo senza rischiare nulla se non la reputazione. Ma chi si preoccupa della reputazione nell'Italia dei cannoli alla siciliana.

* * *

Domenica scorsa, occupandomi dell'Alitalia e della fantomatica cordata patriottica berlusconiana, scrissi che a mio avviso quella cordata ci sarà davvero se Berlusconi vincerà. Per lui è un punto d'onore e i mezzi per realizzare l'obiettivo ci sono. Li ho anche enumerati ed è stato proprio il leader del centrodestra a confermarlo quando ha detto appena ieri che dopo la sua sicura vittoria chiamerà uno ad uno gli imprenditori italiani per chiedere l'obolo di san Silvio e "voglio vedere chi non ci starà".

Ci staranno tutti, non c'è dubbio alcuno, "chinati erba che passa il vento". Ci staranno i capi delle società pubbliche a cominciare dall'Eni e da Finmeccanica, in attesa di riconferma o di nuova nomina; ci staranno i capi di imprese private concessionarie dello Stato, ci staranno le banche desiderose di benefici; ci staranno le imprese medie che hanno già o ambiscono di avere rapporti fluidi con l'uomo che dovrebbe governare l'Italia per altri cinque anni in attesa di volare per altri sette sul più alto Colle di Roma.

Il mercato? Chissenefrega del mercato, contano i rapporti tra affari e politica e il Berlusca è imbattibile su quel terreno: tu dai una cosa a me e io do una cosa a te. Il mercato di Berlusconi si configura così e non saranno certo un Tremonti o un Letta ad impedirglielo, anzi. Quanto a Fini non è neppure il caso di scomodarsi a chiedere: lui aspetta l'eredità ed è d'accordo su tutto, sebbene non sia ancora certo dell'esito d'una così lunga attesa.

Dunque la cordata patriottica ci sarà. Ma che tipo di cordata? L'obolo di san Silvio versato dagli imprenditori non è sufficiente, se supererà il miliardo sarà già molto, ma diciamo pure che arrivi a due o a tre. Per rilanciare Alitalia e insieme Malpensa e la Sea ce ne vogliono almeno altri otto. E in più ci vuole un "know-how" che non si improvvisa. Forse i tedeschi di Lufthansa? Forse gli americani del Tpg? Forse l'Aeroflot di Putin? Air One non è decentemente presentabile come vettore di due hub con pretese internazionali.

Dunque la cordata patriottica non sarebbe patriottica se non nei fiocchi che impacchettano il torrone. Il torrone sarebbe straniero. L'organizzazione sarebbe straniera. Gli esuberi sarebbero trattati dal gestore straniero, esattamente come sta accadendo in queste ore con Air France, ma con una variante in più: la pratica richiede tempo e il tempo non c'è. Per allungarlo ci vuole un aiuto di Stato, vietato dall'Ue in mancanza di garanzie bancabili. Se questa norma fosse violata saremmo denunciati alla Corte di giustizia europea e multati pesantemente.

Oppure si va, volutamente, al fallimento come anche ora si rischia di fare. Allora tutto diventa più facile perché il fallimento significa congelamento dei debiti e interruzione dei contratti di lavoro. I nuovi padroni decideranno a tempo debito quali di quei contratti rinnovare e quali no, ripartendo comunque da zero.
Dov'è la vittoria? Si sciolga la chioma e se la lasci tagliare. La prospettiva, diciamolo, non è esaltante.

* * *

Nella stessa giornata di ieri il Cavaliere si è manifestato anche a proposito del cosiddetto voto disgiunto e ha tirato in ballo sua eminenza il cardinal Ruini. Eminence, come dice la Littizzetto. È stata una pagina da manuale. Per chi se la fosse persa raccontiamola perché ne vale la pena. E cominciamo dal voto disgiunto. Che cosa significa? Perché è venuta fuori questa ipotesi?

Normalmente un elettore vota per lo stesso partito nella scheda della Camera e in quella del Senato, specie ora con una legge come l'attuale che non prevede preferenze ai candidati. Nella sua assoluta certezza di vincere le elezioni alla Camera, nell'animo di Berlusconi si è però insinuato il dubbio di pareggiare o addirittura di perdere al Senato (aggiungo tra parentesi che questa ipotesi corrisponde esattamente alla realtà). Perciò suggerisce agli elettori centristi il cosiddetto voto disgiunto: votino pure per Casini Udc alla Camera, ma al Senato no, al Senato votino per il Pdl in modo da evitare il pareggio.

Che c'entra Eminence in questo pasticcio? Il Cavaliere ce lo fa entrare, gli chiede pubblicamente di entrarci e gli fa pubblicamente presenti i vantaggi che avrà se eseguirà il mandato o invece i danni che può subire se rifiuterà di adoperarsi in favore.

Convinca Casini a incoraggiare o almeno a subire senza strilli il voto disgiunto. In cambio (è il Cavaliere che parla) avrà l'impegno del nuovo governo ad adottare tutti i provvedimenti chiesti dalla Chiesa in tema di coppie di fatto (mai), di procreazione assistita (abolirla), di eutanasia (quod deus avertat), di testamento biologico (come sopra), di aborto (moratoria e radicale riforma), di Corano nelle scuole (divieto), di insegnamento religioso (anche all'Università). Se c'è altro chiedetelo e "aperietur".

Ma se rifiuterà, tutto diventerà problematico. In fondo (molto in fondo) lo Stato è laico e bisogna pur tenerne conto. Se lo ricordi, sua Eminenza, e non creda che la partita si giochi sul velluto. Del resto il Papa ha pur battezzato Magdi Allam. E dunque il Cavaliere ne adotterà il programma e magari farà in modo di fargli affidare la direzione del "Corriere della Sera", purché gli elettori dell'Udc votino per Berlusconi al Senato.
Ha sentito, Eminenza?

* * *

Una cosa risulta chiara: hanno ridotto la religione ad una partita di giro. Forse per la gerarchia ecclesiastica lo è sempre stata, per i cardinali e per molti vescovi. Ma non fino a questo punto. I credenti per primi dovrebbero esserne schifati e ribellarsi di fronte a questa vera e propria simonia. Gli opinionisti (esistono ancora?) dovrebbero spiegarla e indignarsene.
Ho un presentimento: il centrosinistra vincerà sia alla Camera sia al Senato. Fino a pochi giorni fa pensavo il contrario, che non ce l'avrebbe fatta. Ebbene ho cambiato idea. Ce la fa. Con avversari di questo livello non si può perdere. Gli elettori cominciano a capirlo. Io sono pronto a scommetterci.

(30 marzo 2008)

  Per capire chi siamo, come siamo e come ci vedono......